Suichy |
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| Un fabbro aveva un cagnolino. Quando l'artigiano lavorava, il cagnolino riposava in un angolino dell'officina; quando mangiava, immediatamente accorreva scodinzolando e si corcava vicino al padrone, ma, dopo che era sazio di carne e ossa, si allontanava di nuovo da lui, e riprendeva sonno. Il fabbro un giorno irritandosi, scagliò un solo osso all'animale, dicendogli queste cose: <<spudorato, dormiglione, dormi quando io batto l’incudine; ma basta che muova le mascelle, e ti svegli subito!>>. La favola svergogna i dormiglioni, i pigri e tutti quelli che vivono delle altrui fatiche.
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